"Qoelet, non so perché la Chiesa non ti riconosca come santo, chissà quanti suicidi hai evitato, in ogni tua riga c’è una goccia di morfina per ogni dolore. La legge 194 non si tocca perciò ieri mattina in un ospedale di Milano un macellaio ha toccato una creatura di 11 settimane per strapparla dal ventre di L. (con una cannula o un cucchiaio o un forcipe o un ago) e lasciarla come una carpa tirata fuori dall’acqua, che muore boccheggiando sul prato. Hai una fiala perfino per questo: “Meglio di lui – lui è il macellaio, immagino – è l’aborto perché questi se ne va nella tenebra e il suo nome è coperto dalla tenebra. Non vide neppure il sole, non conobbe niente: eppure il suo riposo è maggiore di quell’altro”. Almeno la creatura non avrà bisogno della tua morfina, vecchio amico ebreo di duemiladuecento anni fa."
Camillo Langone, "Preghiera" nel Foglio del 20/01/2006

"Quest’uomo ingiuriava Cristo in mia presenza con i più bassi insulti, e tuttavia non è mai stato capace di mettere a confronto con Cristo se stesso e tutti i progressisti di questo mondo. Non è mai stato capace di accorgersi quanto c’era in lui stesso di meschino amor proprio, di odio, d’insofferenza, d’irritabilità, di volgarità, ma soprattutto di amor proprio. Insultando Cristo, lui non si è chiesto: ma cosa metteremo al suo posto? Non possiamo mica metterci noi stessi, che siamo così spregevoli."
Fëdor Michailovic Dostoevskij

La cocca è stata silurata
Al di là del penoso column in cui si produce il Washington Post, sembra che finalmente la cocca dell’establishment lì del palazzo di vetro e degli onu-entusiasti di questo mondo sia stata buttata fuori dalla porta. Il report di 22 pagine della (quelle non mancano mai) commissione d’inchiesta ha definito quello che già si sapeva: la Perelli, già un po’ nonnista di suo, lasciava ampio margine di divertimento ai suoi sottomessi sulla pelle dei malcapitati di turno, e lei stessa non si tirava indietro nel partecipare a talune azioni.
Nonostante poi quanto dica orgogliosamente la Divisione di Aiuto Elettorale (o come diavolo si può tradurre), le elezioni in Iraq a partire da quelle del 31 Gennaio non sono affatto un successo ONU, che ha tentato di rovinarle in tutti i modi (e c’è riuscito), ad esempio optanto per un sistema di voto proporzionale (che gli alleati aborrivano), che sappiamo bene che conseguenze abbia portato. Infine il Washington Post riporta un aneddoto, ma lo riporta male. Mancavano pochi giorni alle elezioni del 31/01 e la Perelli riceve una telefonata dalla sua segretaria: "Signora, i marines americani sono superentusiasti di informare la popolazione sulle elezioni e stanno distribuendo volantini in tutte le case". Risposta: "Come? Ha fatto bene ad avvertirmi.. Avevo detto che non si intromettessero, adesso mi sentiranno".