Qualcuno è arrivato su questo blog digitando su Google "PADOVA Pala Bernhardsson luttazzi".
Archivio dell'autore: mitheithel
Il Pci ai giovani
Avete facce di figli di papà.
Vi odio come odio i vostri papà.
Buona razza non mente.
Avete lo stesso occhio cattivo.
Siete pavidi, incerti, disperati
(benissimo) ma sapete anche come essere
prepotenti, ricattatori, sicuri e sfacciati:
prerogative piccolo-borghesi, cari.
Quando ieri a Valle Giulia avete fatto a botte
coi poliziotti,
io simpatizzavo coi poliziotti.
Perché i poliziotti sono figli di poveri.
Vengono da subtopie, contadine o urbane che siano,
Quanto a me, conosco assai bene
il loro modo di esser stati bambini e ragazzi,
le preziose mille lire, il padre rimasto ragazzo anche lui,
a causa della miseria, che non dà autorità.
La madre incallita come un facchino, o tenera
per qualche malattia, come un uccellino;
i tanti fratelli; la casupola
tra gli orti con la salvia rossa (in terreni
altrui, lottizzati); i bassi
sulle cloache, o gli appartamenti nei grandi
caseggiati popolari, ecc. ecc.
E poi, guardateli come li vestono: come pagliacci,
con quella stoffa ruvida, che puzza di rancio
fureria e popolo. Peggio di tutto, naturalmente,
è lo stato psicologico cui sono ridotti
(per una quarantina di mille lire al mese);
senza più sorriso,
senza più amicizia col mondo,
separati,
esclusi (in un tipo d’esclusione che non ha uguali):
umiliati dalla perdita della qualità di uomini
per quella di poliziotti (l’essere odiati fa odiare).
Hanno vent’anni, la vostra età, cari e care.
Pier Paolo Pasolini
So fast, so numb
Odio gli autobus. Soprattutto quelli rumorosi. Odio dover alzare il volume delle cuffiette sopra una certa soglia, e per questo quando salgo su un autobus mi fermo sempre nella parte anteriore, il più lontano possibile dal frastuono del motore. E in generale, anche se riconosco che la maggior parte delle canzoni avrebbe bisogno di un buon volume per assere ascoltata degnamente, preferisco mantenermi su livelli bassi, perchè ho a cuore la salute sia delle mie orecchie, sia della mia testa. Anche se capita di scoprire che certe canzoni si apprezzano di più con un po’ di rumore, costante, di sottofondo, che ne annulla la maggior parte del volume. Certo, avevo letto che quella mattina del 5 Aprile la voce di Micheal Stipe era un sussurro amichevole mentre cantava dell’uomo sulla luna, ma non l’avevo mai provato personalmente. Ma capita di salire su uno di quegli autobus lunghi, di essere bloccati nella parte posteriore, di non aver voglia di togliersi le cuffie o di alzare il volume, e ci si accorge di quanto intorpidente è quel sussurro di Stipe. Così, so fast so numb.
Pala-Bernhardsson, 9 Maggio
A Padova arriva il Professor Hawking. Io ci sarò.
Viene fuori che la frase di Voltaire – non sono della tua stessa opinione ma farò di tutto eccetra – forse non è sua.
Se è lecito a dirsi
La pena inflitta all’ignobile Irving mi pare ignobile.
Due lettere sul Foglio di oggi
Al direttore – Da oggi vietato suicidarsi con la canna del gas. Per vari motivi.
Gianni Boncompagni
Al direttore – Le Br hanno ucciso Biagi, gli islamici Santoro. Luttazzi si tocca.
Maurizio Crippa
C’è del sano in Danimarca
Ha ragione Alexandre Adler, ha ragione a scrivere sul Figaro che in tempo di guerra questo è un atto di irresponsabilità, una mossa scorretta. Complimenti ad Adler, realista come sempre. Ma detto questo, basta, di indulgenze relativistiche ne ho viste abbastanza in questi giorni sui giornali (una su tutte: Enzo Bianchi sulla Stampa), soprattutto da antiteisti quotidiani che in un vuoto di coscienza o forse in una caduta di stile affermano che quelle vignette, in effetti, erano un po’ pesantine. Molti altri invece, e ne sono sorpreso, si sono alzati dal confuso complesso di inferiorità occidentale e hanno protestato, si sono schierati compattamente dalla parte dell’Occidente. Forse perchè è stato toccato Voltaire, sono state toccate le libertà d’espressione e di stampa figlie dell’Illuminismo, e si sa, ai filosofi delle gauche puoi toccare tutto, ma non la Rivoluzione. Non mi trovo d’accordo con il giudizio del presidente Ciampi, seppur equilibrato, per cui libertà d’espressione e libertà di religione non devono cozzare l’una con l’altra: le vignette non limitano la libertà di religione, le minaccie di morte limitano sì quella d’espressione. E’ ora che l’Occidente faccia blocco compatto, non per difendere chissà chi o chissà cosa, ma per difendere sè stesso, come ha sempre vissuto, senza paura. Come scrive Luca Sofri: “Senza avere paura: se noi oggi ci ritiriamo “rispettosamente” sulle stronze vignette danesi, avremo dimostrato che l’intimidazione e la minaccia funzionano. Il criterio con cui pubblicare delle vignette che irridono la religione, con cui fare un film in Olanda sulle donne musulmane, o con cui scrivere un romanzo che si chiama “I versetti satanici” dev’essere solo e soltanto la nostra capacità di capire se sia giusto o no, se sia offensivo o no: e se non lo faremo sarà perché abbiamo pensato che fosse meglio non farlo. Ma non per paura di essere ammazzati”. Oggi sono danese.
James Blunt - Tears and Rain
Far, far away; find comfort in pain.
All pleasure's the same: it just keeps me from trouble.
It's more than just words: it's just tears and rain.
Stravedo per questo magnifico telecomando OLED. Ma non è stupendo? E’ anche pazzescamente di design. Toh, il lancio è programmato il 15 Maggio, in tempo per il mio compleanno.
Noto con piacere che oltretutto l’uomo abita la casa dei miei sogni.