Cosa sto leggendo/1

A volte ho pensieri interessanti da condividere, un po’ troppo lunghi per un tweet e un po’ troppo brevi per farne un post. Mi verrà bene farne un piccolo calderone, così, ogni tanto.

  • Seth Roberts è uno dei migliori blogger del pianeta per quanto riguarda la metodologia della ricerca scientifica. Questo è un post su un concetto che ho trovato esaltante: le persone che lo fanno per la lavoro, gestiscono malamente le distribuzioni di probabilità con una lunga coda. I casi cioè dove un numero di eventi rari può portare a danni catastrofici.
  • Ultimamente faccio un digiuno di 24 ore settimanale (da cena a cena). Contemporaneamente però vorrei anche mettere su massa muscolare. Questo studio (animale) dimostra come comunque la strategia dovrebbe essere efficace. Se uno è in una dieta tradizionale (deficit calorico giornaliero) è impossibile ovviamente salire di massa magra, ma per di più quando si interrompe la dieta il corpo stoccherà le calorie del nuovo regime in muscoli e grasso, senza preferenze. Dopo invece un breve periodo di digiuno, le calorie vengono stoccate preferenzialmente nei muscoli.
  • L’effetto Placebo è molto efficace. Rispolvero un vecchio ma ottimo articolo di Wired, non esattamente la rivista dei patiti dell’agopuntura. L’effetto Placebo è anche aumentato da qualche anno a questa parte, e i fattori in causa sono due: la massiccia pubblicità delle case farmaceutiche aumenta l’aspettativa sulle potenzialità dei farmaci, e sempre più prove vengono fatte nei paesi del terzo mondo (per includere persone non sottoposte alla di cui sopra pubblicità), che però nutrono enormi aspettative nei confronti anche del trattamento medico più semplice.
  • Brian McKenzie, atleta e allenatore di sport di resistenza, chiarisce i suoi pensieri sulle scarpe da corsa. Punto primo, non esiste nessun motivo per cambiarle dopo tot chilometri. È ovviamente un’idea dell’industria e dei venditori, supportata da numero zero studi scientifici e dalla beota ignoranza degli “esperti” del settore. Anzi, aggiungo io che degli studi hanno dimostrato il contrario: le scarpe vecchie (con l’ammortizzazione consumata) sono un po’ meglio di quelle nuove. Le migliori scarpe sono quelle che fanno correre il tuo piede come se fosse nudo (non alterano la biomeccanica), offrendo solo isolamento e protezione.
  • Qua non c’è nessuna lettura coinvolta: ho comprato una swiss ball (uno di quei palloni giganteschi che sembrano da mare ma si usano in palestra) per 13€ alla Decathlon e la sto usando come sedia. Ho dovuto rivestire di teflon il tappo della valvola, perché la tenuta non era ottima. Ma insomma, anche troppo per la Decathlon. Come sedia è comodissima, dato che la pressione di contatto è bloccata al valore della pressione interna alla palla, e non dipende dalla posizione in cui stai seduto come nelle sedie normali, e da quanto tessuto molle o duro hai nelle zone di contatto. Il culo non ti può dolore neanche dopo dieci ore che stai seduto. In più il corsetto addominale (gli addominali interni e il traverso) sono costretti a un lavoro costante di stabilizzazione, che penso non abbiano mai affrontato in vita loro essendo la sedia insalvabilmente un orrore biomeccanico. Dopo un’ora hai i crampi, e devi per forza fare una pausa. Mal di schiena, neanche a parlarne. E pensare che ci sono sedie cosiddette ergonomiche che costano mille euro, ma non sono né comode né buone come questa semplice palla d’aria. Ho visto su eBay che c’è qualcuno che ne vende una versione con rotelle e schienale. Fratello, va bene le rotelle, ma uno dei punti di forza della palla è che non ha lo schienale, se tu ce lo metti vuol dire che non hai capito un cazzo, o che ti interessa solo vendere. In ogni caso, che tu possa bruciare all’inferno, costretto su una sedia tradizionale per l’eternità.

Saremo ripetitivi

… Ma Balasso parla di nuovo in un modo che va oltre di lui. Non credo che sappia di citare Apocalisse 13:8 (“L’agnello immolato fin dalla fondazione del mondo”). Chi riesce a trovare altri riferimenti, si diverta pura. La mancanza di gioia è una tipica critica degli gnostici. Il top è la chiesa che sembra una birreria. Ma questo è un altro piccolo segreto.