“L‘unione della suprema Sapienza e della massima trivialità è una divina unione, e alla Sapienza piacciono le maschere mostruose, con le quali spaventa chi non è suo. Il ventre è l’essenziale, l’occhio il trascurabile”.
Così scrive Guido Ceronetti commentando il Qohelet. Pensare a questa frase dà sollievo al rimorso di certi risvegli, aiuta ad affrontare il mattino dopo la notte, l’impatto con la realtà perchè “omne animal triste post coitum”.