Si ricomicia. Nulla è più come prima ma si ricomincia lo stesso. Il campionato è ricominciato, anche se non ci sarà nessuno a spiegarmi i movimenti di quei cinque là davanti della Roma, è ricominciato lo stesso e i movimenti cerco di sforzarmi a capirli io.
Stamattina ho sentito il mio vecchio allenatore. Vecchio. Talmente vecchio che io pensavo non riconoscesse più la mia voce, e lui che fossi ancora nella sua squadra. Comunque non so ancora se in questa squadra mi troverò bene o male. Per il momento non c’è nulla di negativo, e già questo è molto. Certo girano come delle trottole. Ma questi palloni ufficiali mi esaltano, e finalmente le gambe ci sono. Ci sono per dare una pressata in più. Ma le voglio per dare due, cinque, dieci pressate in più.
Venti giorni che mi alleno ormai. Oggi sono tornato in palestra. Sai com’è il 28 agosto non c’è nessuno, ero solo ad allenarmi. Ma è bene. C’è un po’ di ascesi.

Ora ce l’ha anche questa ragazzino craccatore di iPhone, nella foto del NYT.
L’ho vista addosso ad allenatori che rilasciavano interviste ai microfoni della tv. L’ho vista addosso a ospiti dei talk show. Ma quella camicia io ce l’ho da tre anni. Prima di tutti voi.

A mezzanotte, d’improvviso, quando
al suono di una musica che esulta
fuori si sentono passare non visti
gli attori in allegra brigata, ebbene
sulla fortuna che sta per lasciarti, sulle tue
imprese fallite coi progetti della vita
che si palesarono illusori, non t’impietosire!

Ma da uomo preparato per tempo, da forte
salutala, la tua Alessandria che dilegua.
Non ti illudere, soprattutto non dire che fu un sogno
che le orecchie ti ingannarono; rifiuta
queste vane speranze. Come un uomo
preparato per tempo, da forte cui s’addice
l’esser degno di una città come questa,
avvicinati con passo fermo alla finestra
e commosso ma senza l’abbandono
i lamenti e le suppliche dei vili
concediti quest’ultimo piacere! Ascolta il suono
il dolcissimo concerto della mistica brigata
e saluta la tua Alessandria che tu perdi.

Kostantinos Kavafis

Ho scoperto che per Alexandra Leaving, Leonard Cohen si è ispirato a una poesia di Kavafis. Ora si spiega tutto.

Suddenly the night has grown colder.
Some deity preparing to depart.
Alexandra hoisted on his shoulder,
they slip between the sentries of your heart.