Non cesseremo mai di esplorare
E la fine di tutta nostra ricerca
Sarà arrivare dove abbiamo cominciato
E conoscere quel posto per la prima volta.
Attraverso lo sconosciuto, obliato cancello
Quando l’ultima delle terre è rimasta da scoprire
Sarà quella che è stata il nostro inizio;
Alla sorgente del più lungo dei fiumi
La voce arcana della cascata
E i bambini tra i rami dell’albero delle mele
ignorati, perchè inattesi
ma sentiti, mezzi sentiti, nel silenzio immobile
tra due onde del mare.
Su, presto, qui, ora, sempre –
Una condizione di completa semplicità
(che costa non meno di ogni cosa)
E tutto sarà bene
E ogni sorta di cose sarà bene
Quando le lingue di fuoco si incurveranno
Nel nodo di fuoco in corona
E ‘l foco e la rosa saranno uno.

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