Storia di un evoluzionista nato
Il sottoscritto è venuto alla luce il 10 Maggio del 1988, diciassette anni fa. Il sottoscritto ha studiato la teoria dell’evoluzione alle elementari e, nei suoi minimi dettagli, al terzo anno di liceo; l’ha vista in pubblicità e se l’è sentita raccontare da Piero Angela. Non ha mai pensato, neppure da bambino, neppure quando leggevo la Genesi al catechismo, che Dio avesse creato il mondo e l’uomo con uno schiocco di dita. E’ difficile da capire, tu pensi che chi rigetta la teoria dell’evoluzione è qualcuno a cui per un attimo il lume della razionalità si sia offuscato, qualcuno che si rifugia nel subconscio e nella sicurezza della religione, contro il relativismo del mondo moderno. Per me è il contrario, ho la teoria di Darwin nella parte più arcaica del mio cervello, e razionalmente dubitando contro i miei "assunti", ho cominciato la ricerca, di cui il post sotto è il primo frutto. Salvo poi ogni tanto pensare che, no, non è possibile, che se mi è sempre stato insegnato così dev’essere per forza così. E poi riguardando i miei dati che, si, ho proprio ragione io invece. Il problema adesso sta nell’alternativa: cosa ci metto al posto della teoria di Darwin? Ben venga il disegno intelligente, ma solo qualora assumesse dei connotati scientifici; io resto comunque convinto che la soluzione sia una teoria dell’evoluzione, ma non certo quella basata su mutazione e selezione.
Mi sorprende ogni giorno di più invece, la cecità di chi relativizza l’etica e dogmatizza la scienza, alla ricerca forse di una sicurezza di cui non può fare a meno. Giuseppe Sermonti racconta sempre, nei suoi articoli, che i dibattiti sull’evoluzionismo vanno sempre disertati dagli evoluzionisti, che dietro il loro snobbismo di cachemere liquidano tutto dicendo "quella non è scienza", nascondendo l’insicurezza data dalla fragilità della teoria con gli insulti. E non si rendono conto che l’inquisizione la stanno facendo loro.
E così ho affrontato il problema anche dal punto di vista culturale.

Un pensiero su “nessun titolo

  1. Fino a “… mutazione e selezione.” per me va tutto bene.

    Dopo l’ “a capo” e’ politichese. A me preoccupa invece chi usa i tuoi sani grimaldelli “contro” la Ragione.

    Does not make sense.

    Comunque, benvenuto fra gli “evoluzionisti”. Il mio lab ti aspetta.

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